Recupero di fondi di caffè
Recupero di fondi di caffè

CDA, con il progetto recupero fondi di caffè, ha voluto far fronte contemporaneamente a due problematiche interne: lo smaltimento di quello che è, in tonnellate, uno dei rifiuti prodotti più voluminosi, ma anche la possibilità di destinare ad altro fine una matrice organica che possiede diverse qualità riconosciute ormai da diversi studi.

I nostri progetti sono stati premiati, in Italia con il Good Energy Award, importante riconoscimento a livello nazionale e nel resto del mondo, aggiudicandosi un viaggio in terra nipponica nel giugno 2019 finendo sul tavolo del G20 a Tsukuba, poiché scelto dal Ministero dello Sviluppo Economico tra le “best practice italiane” per il “Inventory of Business examples for sustainable and inclusive growth”.

Esempio di crescita economica sostenibile ed inclusiva, è stato pubblicato sul sito del METI, il Ministero dell’Economia del Commercio e dell’Industria giapponese.

La polvere di caffè usata nei distributori automatici per le pause, in realtà è un rifiuto prodotto dal Cliente, ciò prevede che la successiva gestione dello stesso rimanga a suo carico; in questo modo ne viene però perso il potenziale riutilizzo.

Da questi studi si può notare come i fondi di caffè possano essere utilizzati in primis, come ammendanti del terreno, e, senza dimenticare altri utilizzi, come fonte di molecole interessanti per la cosmetica e possibile fonte di biocarburanti.

Il processo prevede una prima pellettizzazione dei fondi di caffè pre-essiccati, poi il semilavorato può prendere tre strade:

 

  1. venduto come ammendante per il terreno;
  2. utilizzato come fonte di energia all’interno di una stufa pirolitica;
  3. utilizzato per creare un prodotto destinato all’alimentazione umana ovvero i funghi grazie alla collaborazione con la start up Micomondo.

 

Le prime due innovative opzioni sono state progettate in collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e riguardano il semilavorato il quale permette di ottenere energia termica impedendo una combustione completa del pellet, con questo sistema non rimane più cenere, ma un carbone vegetale di ottima qualità adatto per diversi impieghi.

La collaborazione con Micomondo, invece è un progetto orientato alla sostenibilità consapevole e intelligente che affianca le attività di Ricerca & Sviluppo dell’azienda, da sempre impegnata nel recupero dei fondi di caffè che sono un substrato ancora valido e che per questo trovano nuovo impiego, da un chilogrammo di fondi di caffè si ricavano circa 500 grammi di funghi.

Per CDA si tratta anche di scelte etiche, ovviare allo smaltimento di un rifiuto che rifiuto non è: i fondi di caffè possiedono ancora delle proprietà e possono essere utilizzati in altri settori, un circolo virtuoso che diventa esempio anche per altre aziende.

Tecnologie e sostenibilità ambientale