Dallo “Studio sul settore della distribuzione automatica in Italia” realizzato da CONFIDA in collaborazione con Ipsos emerge che nel 2020 la chiusura preventiva di scuole, uffici e pubbliche amministrazioni dovuta alla pandemia ha causato la perdita di oltre il 31% di fatturato del settore della distribuzione automatica che ha chiuso l’anno con un giro d’affari di 1,6 miliardi di euro (tra mercato del vending e quello dell’OCS – Office Coffee Service) per un totale di 4,4 miliardi di consumazioni in Italia.
Il trend del mercato OCS (caffè a capsule e cialde), inteso come business dei gestori professionali, già da diversi anni è negativo a causa dell’aumento dell’offerta di capsule e cialde anche in molti altri canali (e-commerce, negozi specializzati, grande distribuzione), ma nel 2020 ha fatto registrare una riduzione più contenuta rispetto al settore dell’automatico.
Mercato automatico
I risultati mostrano chiaramente che il lockdown, con la conseguente chiusura di scuole e aziende, ha pesantemente influenzato il settore della distribuzione automatica, che per sua natura è strettamente collegato alla fruizione di questi ambienti. Non stupisce, quindi, che nel 2020 si sia registrata una contrazione sia a volumi (3.399.003.708, -30,40%) sia a valori (€ 1.280.680.539, -31,95%) rispetto ai risultati del settore nel 2019.
Ha tenuto invece il parco macchine, con un calo contenuto a -1,79% rispetto all’anno precedente.
Il caldo, che vale a volumi il 69% del mercato dell’automatico, ha mostrato una contrazione di -25,52% in consumazioni. Sono state soprattutto le bevande calde diverse dal caffè a far registrare la riduzione maggiore (-33,99%).
Le bevande fredde hanno visto diminuire le consumazioni del -38,23%. È stata soprattutto l’acqua (-38,78%), e in particolare quella liscia, a guidare questo trend in diminuzione.
Tuttavia, sono stati gli snack e i gelati le categorie che hanno fatto registrare la riduzione maggiore. Le consumazioni di snack rispetto al 2019 sono diminuite del -40,56%. In particolare, gli snack salati, anche a causa della chiusura delle scuole, hanno registrato una riduzione del -45,58%.
Il mercato del porzionato
Per quanto riguarda il mercato dell’OCS (capsule e cialde), nel 2020 ha mostrato un segno negativo rispetto all’anno precedente sia a volumi (1.040.338.854, -11,76%) sia a valori (€ 364.118.599, -13,56%). Il motivo è da ricercare nella presenza del canale famiglie, che pesa per il 24% sul settore OCS, ed è stato ragionevolmente indenne dalle conseguenze negative del lockdown.
Il caffè, che vale quasi la totalità del mercato OCS (95%), ha fatto registrare una contrazione del -11,69%. Le altre bevande calde hanno registrato una diminuzione leggermente più sensibile (-13,07%).
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