Dl Ristori: il Governo dimentica la distribuzione automatica, con i nuovi Dpcm CONFIDA stima una perdita di oltre il 50% del fatturato delle imprese
Dl Ristori: il Governo dimentica la distribuzione automatica, con i nuovi Dpcm CONFIDA stima una perdita di oltre il 50% del fatturato delle imprese

Il comparto della distribuzione automatica è stato colpito duramente dai DPCM 18 e 24 ottobre del Governo che prevedono lo smart working al 50% per la Pubblica Amministrazione, e che raccomandano l’adozione della stessa misura anche ai privati, nonché l’incremento della didattica a distanza fino al 75%; tutti luoghi dove il settore del vending concentra il proprio business. La perdita di consumazioni stimata da CONFIDA è superiore al 50% del fatturato delle imprese e, ciò nonostante, la distribuzione automatica non è stata inclusa nel DL Ristori.

 

I distributori automatici, settore in cui l’Italia è leader a livello europeo e che in totale sono oltre 800 mila in tutta la Penisola, sono infatti installati prevalentemente nell’industria (35%), negli uffici privati (15%), nel commercio (15%), nelle scuole e università (12%) negli uffici pubblici (6%) e nei trasporti (3%): tutti luoghi in cui l’affluenza è stata drasticamente ridotta per effetto dei due DPCM.

A questo si aggiungono le ordinanze locali di sindaci e presidenti di Regioni che colpiscono duramente con riduzioni di orario e talvolta chiusure ingiustificate i cosiddetti “negozi automatici H24”, ossia quegli esercizi commerciali che vendono cibi e bevande tramite distributori automatici e che, nonostante abbiano investito in sanificazioni e pulizie straordinarie, telecamere, tornelli meccanici che evitano gli assembramenti, sono oggetto di ordinanze restrittive.