Non fermate i distributori automatici: portano acqua e caffè a medici, infermieri, poliziotti e lavoratori delle industrie essenziali che restano aperte
Non fermate i distributori automatici: portano acqua e caffè a medici, infermieri, poliziotti e lavoratori delle industrie essenziali che restano aperte

CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica, parte del sistema di rappresentanza di Confcommercio – Imprese per l’Italia e del coordinamento Confali, lancia un appello al Governo nelle ore in cui sta scrivendo il nuovo Decreto che porterà ulteriori misure restrittive per il contenimento dell’epidemia da Covid-19 (Coronavirus).

“I distributori automatici – spiega il Presidente di CONFIDA Massimo Trapletti – devono essere considerati servizi di pubblica utilità. Le vending machine sono presenti all’interno di ospedali, caserme e aziende delle filiere essenziali, si pensi all’alimentare o al farmaceutico. Offrono ristoro a medici, infermieri, poliziotti. Per questo riteniamo che sia fondamentale che rientrino nelle attività che restano aperte. Sarebbe un grave errore chiuderle”

 L’Italia infatti ha la più ampia catena distributiva automatica d’Europa: oltre 800 mila distributori automatici all’interno di aziende, ospedali, caserme, penitenziari, scuole, università, stazioni e aeroporti.

“In un momento di emergenza come questo – conclude il Presidente di CONFIDA – le vending machine sono una risorsa: una tecnologia italiana ampiamente diffusa sul territorio che può distribuire prodotti alimentari e non solo. Si possono distribuire dispositivi di protezione individuale come guanti e mascherine e altri prodotti necessari per fronteggiare l’emergenza sanitaria”.