Allarme distribuzione automatica: il PPWR non tiene in considerazione le peculiarità del settore mettendo a rischio sicurezza e igiene alimentare dei consumatori
Allarme distribuzione automatica: il PPWR non tiene in considerazione le peculiarità del settore mettendo a rischio sicurezza e igiene alimentare dei consumatori

L’Osservatorio Plastica Sostenibile dell’Università Roma Tre insieme alla Fondazione Aidir ha organizzato il 5 dicembre, presso la sede italiana del Parlamento Europeo di Roma, un momento di riflessione sul nuovo Regolamento sugli imballaggi (PPWR) alla presenza di rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, esperti e rappresentanti delle categorie economiche interessate dal provvedimento.

Tra gli intervenuti alla tavola rotonda anche CONFIDA: “Il testo votato dal Parlamento Europeo il 22 novembre – spiega Pio Lunel, Presidente delle imprese di Gestione di CONFIDA – ha apportato delle modifiche positive rispetto al testo originale della Commissione”. Ciononostante, CONFIDA segnala alcuni punti critici per il settore, tra cui: la previsione del PPWR riguardo al riutilizzo degli imballaggi delle bevande, che consentirebbe – almeno teoricamente – al consumatore di inserire la propria tazza nel distributore automatico di bevande calde. I gestori della distribuzione automatica sono preoccupati per l’alto rischio di contaminare la vending machine che comprometterebbe la garanzia di sicurezza alimentare per il consumatore.

“I distributori automatici, – spiega il Presidente delle Imprese di Gestione di CONFIDA Pio Lunel –  per definizione, non sono presidiati e quindi non c’è controllo costante da parte di un operatore come, diversamente, avviene in un bar e quindi consentendo l’uso di una tazza non monouso il rischio di contaminazione è alto. Inoltre le vending machine sono posizionate anche all’interno di luoghi come ospedali e strutture sanitarie, stazioni, aeroporti e metropolitane, aziende di produzione, dove l’imballaggio monouso è specificamente richiesto per ragioni di igiene e sicurezza alimentare”.

Un secondo punto messo in evidenza dall’Associazione delle imprese vending è l’impossibilità di adempiere alla previsione del PPWR di introdurre sistemi di deposito e cauzione per le bottigliette e lattine delle bevande fredde. “Anche in questo caso – continua il presidente Lunel – la previsione del PPWR è inapplicabile nella distribuzione automatica che ha 835 mila punti vendita non presidiati e sarebbe impossibile restituire la cauzione”.

Secondo il settore occorre potenziare gli investimenti che l’Italia e anche il comparto hanno fatto nei sistemi di raccolta differenziata e riciclo: come “RiVending” il progetto di economia circolare per gestire il fine vita degli imballaggi – promosso da CONFIDA insieme a Corepla e Unionplast – che raccoglie, tramite appositi cestini posti a fianco dei distributori, la plastica di bicchieri e bottigliette per poi riciclarla e fabbricare nuovi bicchieri e bottigliette. Ad oggi sono oltre 13 mila i cestini installati in tutta Italia all’interno di aziende, pubbliche amministrazioni, scuole e università.