Un italiano su due li utilizza. I distributori automatici fanno ormai parte del costume sociale del nostro Paese.
Presentati a Sicura – Modena i dati di una ricerca CRA (ACNielsen) sulle cosiddette “macchinette”.
GLI ITALIANI AMANTI DELLO SLOT FOOD
L’IMPEGNO DI CONFIDA: EDUCARE I GIOVANI AD UN CORRETTO STILE DI VITA E AL CONSUMO DELLE GIUSTE QUANTITÀ
Rinnovato l’impegno nella lotta all’obesità di CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica.
Modena, 20 ottobre 2006 – Nell’ambito di Sicura, la convention sulla sicurezza alimentare che si chiude oggi a Modena, sono stati presentati i risultati di un’indagine nazionale, commissionata a CRA (ACNielsen), sulle abitudini degli italiani in riferimento ai distributori automatici, le cosiddette “macchinette”, che sempre più sono entrate a far parte della quotidianità di milioni di persone.
L’indagine, svolta su un campione rappresentativo di 50.000.000 di italiani, svela innanzitutto che, negli ultimi 12 mesi, un italiano su due (45,3%) ha fatto uso dei distributori automatici. Un dato impressionante che pochi altri settori possono vantare. Più di un italiano su cinque (il 20,6%) dice, inoltre, di utilizzare i distributori automatici più volte la settimana. Al Nordla concentrazione di utilizzatori maggiore. Un dato confermato e dovuto soprattutto alla distribuzione geografica del vending che, al centro e al sud, presenta molte possibilità di espansione e approfondimento del mercato, mentre al nord risulta già presente in modo capillare. Ma in quali luoghi si utilizzano maggiormente i distributori? Il 40% degli italiani sul luogo di lavoro (38,2%) seguito da Ospedali (20%), ambienti aperti (16,3%) e luoghi di studio (16,2%). La trasversalità degli ambienti conferma ancora una volta come l’acquisto ai distributori non sia legato solo all’impulso e al bisogno immediato, ma stia anche divenendo un vero e proprio stile di vita. Ma cosa colpisce noi italiani di questo nuovo modo di acquistare? Il 71,3% trova questa ragione nella comodità di utilizzo. Un vero e proprio negozio aperto 24 ore su 24. Un fattore vincente seguito dal 39,7% che dice di apprezzarne la velocità (pochi secondi dalla scelta al prodotto). Oltre un italiano su 4 (26,5%), infine, apprezza la capillarità del servizio; presente nei luoghi della quotidianità di ciascuno di noi. Una curiosità…il 18,2% di coloro che oggi non utilizza i distributori automatici afferma di voler iniziare a farlo per la comodità, la praticità e la semplicità d’uso. Si preannuncia, quindi, un futuro ancora più roseo per il settore.
Ma chi utilizza di più il canale del vending?I valori maggiori sono quelli registrati tra impiegati, dirigenti e insegnanti con un notevole 62% che è secondo solo al valore registrato dagli operai (64%) e dagli studenti, il cui 63,3% dichiara di farne un uso continuato ed abituale.
A fronte di questo scenario si capisce ancora di più l’importanza dell’impegno di CONFIDA nella lotta all’obesità, rinnovato ancora oggi davanti alla platea di Modena.
Da tempo, infatti, CONFIDA ha preso in carico il problema chiedendo la collaborazione su questi temi all’Università La Sapienza di Roma, nella persona del Prof. Carlo Cannella, noto al grande pubblico per le sue numerose collaborazioni televisive e da sempre impegnato su questi fronti.
“Istituzioni come la stessa AUSL di Modena, rappresentata qui oggi dal Dottor Fattori – ha dichiarato Vincenzo Scrigna, Presidente Imprese di gestione Confida – hanno chiesto la collaborazione della nostra associazione nell'ambito dei progetti sperimentali finalizzati alla promozione presso i più giovani di un maggior consumo di frutta e verdura tramite il vending. Non ha senso continuare a ridurre sempre più l’apporto calorico dei nostri ragazzi se poi si consente loro di passare intere giornate davanti alla televisione o alle consolle dei videogiochi. Vietare degli alimenti, come ancora qualcuno propone, inoltre, significa innescare nelle loro coscienze il senso della ricerca del proibito, quando invece è risaputo che nessun alimento di per sé è dannoso se inserito in una dieta variata. Quello che è fondamentale è educare i giovani ad un corretto stile di vita e alle giuste quantità.”
IL SETTORE DELLA DA È PER LA SALUTE
Dopo anni di impegno da parte di CONFIDA, ora un importante segno di apertura da parte dei ministeri della salute e dell’educazione verso i distributori automatici come promotori di corretti stili di vita
“Italiani troppo grassi”, “Allarme obesità in primo piano”, “Sovrappeso e obesità rubano da 3 a 7 anni di vita”, “Obesità: nel mondo un miliardo soprappeso”: questi i titoli che quotidianamente scorrono sotto i nostri occhi. Il problema esiste e diverse sono già le realtà che si stanno muovendo per rispondervi. Il settore della Distribuzione Automatica tramite CONFIDA, l’Associazione italiana del settore, ha avviato negli ultimi due anni iniziative di rilievo a vari livelli (enti locali, Unione Europea, attraverso EVA – European Vending Association).
“Massima apertura verso nuove iniziative e totale disponibilità a collaborare con le Istituzioni nazionali e internazionali – afferma Augusto Garulli, presidente di CONFIDA l’associazione italiana del settore del vending, e presidente anche di quella europea e di quella mondiale – CONFIDA è disponibile a mettere tutta l’esperienza dell’associazione a disposizione dei ministeri (Istruzione, Salute e Politiche Agricole) che hanno recentemente manifestato la loro apertura verso l’utilizzo dei distributori automatici come mezzo educativo, per elaborare un progetto che rispetti tutti i requisiti di qualità necessari a diffondere davvero tutte le sperimentazioni a livello nazionale, in tutte le scuole.”
Gli onorevoli Giuseppe Fioroni, ministro dell’educazione, e Livia Turco, ministro della salute, hanno infatti recentemente espresso la necessità di intervenire con un piano di prevenzione, da mettere a punto con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro. “Il distributore automatico di snack con prodotti agricoli di qualità – ha affermato il ministro Fioroni – rientra in un'azione integrata collegiale che, sviluppando la rete di mense-bio assicurate dai Comuni, coinvolgerà in lezioni di almeno un'ora a settimana tutti i docenti della scuola di infanzia e elementari. Obiettivi dell'iniziativa sono la promozione di comportamenti corretti a tavola e lo sviluppo della capacità critica dei giovani, anche rispetto agli spot pubblicitari delle Tv-baby sitter dove spesso passano messaggi che associano il cibo al consumismo e alla caccia al gadget. Noi puntiamo non ad una didattica di proibizionismo ma di responsabilità che coinvolgerà anche i più grandi in azioni ancora più complesse.” (26 ottobre 2006, fonte ANSA)
Grazie alla capillarità di diffusione dei distributori automatici (quasi un milione), ormai entrati nella vita di ogni giorno per oltre 20 milioni di persone, è possibile proporre un’offerta più variegata in linea con le indicazioni dei nutrizionisti, affiancando ai prodotti più tradizionali, anche quelli a valenza salutista. Sono quasi un milione ormai e potrebbero anche fungere da veicolo di comunicazione, fornendo informazioni e consigli sulle caratteristiche nutrizionali e sull’educazione verso sani stili di vita. Un italiano su tre li utilizza regolarmente, negli ultimi 12 mesi un italiano su due (45,3%) ha fatto uso dei distributori automatici, più di un italiano su cinque (il 20,6%) dice, inoltre, di utilizzare i distributori automatici più volte la settimana. Si tratta di veri e propri negozi aperti 24 ore su 24 e il 71,3% degli intervistati li apprezza per la comodità di utilizzo, il 39,7% dice di apprezzarne la velocità, il 26,5%, infine, apprezza la capillarità del servizio (Ricerca CRA AcNielsen 2006).
Un’adeguata conoscenza nutrizionale si acquisisce in famiglia, ma dal momento che si mangia sempre più di frequente fuori casa, anche la distribuzione automatica può aiutare in tal senso. Le potenzialità di essere strumento di comunicazione di questo “canale” sono oggi assolutamente sotto-utilizzate. Confida è disponibile ad impegnarsi a veicolare messaggi sui corretti stili di vita tramite i suoi distributori, affiancando le istituzioni e le scuole nelle loro campagne informative, soprattutto rivolte ai giovani, ma non solo.
“Da tempo Confida – ha dichiarato Vincenzo Scrigna, Presidente Imprese di gestione CONFIDA – ha preso in carico il problema chiedendo la collaborazione su questi temi dell’Università La Sapienza di Roma. L’educazione alimentare e a un sano stile di vita fa parte dei nostri obiettivi primari. E non potrebbe essere altrimenti, se si considera che le nostre macchine sono ovunque, utilizzate con regolarità da 20 milioni di persone ogni giorno – prosegue Scrigna – Per questo ci siamo resi conto che i distributori automatici possono diventare un veicolo importante di comunicazione per contribuire a cambiare gli stili di vita: è già avvenuto in passato, quando siamo riusciti a imporre l’acqua minerale accanto alle bevande dolci e gassate, e adesso ci piacerebbe molto che potesse succedere anche con frutta e verdura nella scuola, e non solo”. Del resto, secondo Vincenzo Scrigna, senza uno sforzo importante da parte di tutti gli anelli della catena, si corre il rischio che questa opportunità promettente rimanga una promessa mancata.
Confida ha sottoscritto con Eva il piano per lo sviluppo della "Strategia globale su dieta, attività fisica e salute" dell'Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanità), fatto proprio dall'Unione Europea.
Sul fronte della salute e della qualità dei cibi presenti nei distributori sono numerose le collaborazioni in corso. Istituzioni come la Regione Lombardia, la Provincia di Roma, le Ausl di Modena e del Veneto, hanno chiesto la collaborazione di Confida nell'ambito dei progetti sperimentali finalizzati al consumo di frutta e verdura con la formula vending, da affiancare ai prodotti più tradizionali. In Lombardia è già partito il progetto sperimentale chiamato "Ortocircuito – più frutta e più verdura", promosso insieme all'assessorato Agricoltura della Regione. L’Azienda USL di Modena in collaborazione con Confindustria Modena e l’associazione, ha realizzato un progetto dal titolo “Ogni giorno scegli la salute” che ha utilizzato i distributori come veicolo di comunicazione di salute. Mentre nella provincia Forlì-Cesena è stato avviato il progetto "Frutta Snack MelaMangio con gusto", promosso insieme alla Regione Emilia Romagna. Alcune aziende associate inoltre stanno portando avanti autonomamente progetti analoghi a Ravenna, Parma, Torino e in altre città italiane.
Un quinto della popolazione scolastica veneta ha problemi di sovrappeso e obesità secondo il Piano Regionale di Sicurezza Alimentare
NUTRIVENDING: UNA POSSIBILE RISPOSTA DELLA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA
Verona, 25 novembre 2006 – In occasione del JOB&Orienta di Verona, CONFIDA -Associazione Italiana Distribuzione Automatica, presenta le nuove frontiere del settore della distribuzione automatica di alimenti e bevande: “Nutrivending”: Distribuzione Automatica di Alimenti e Promozione della Salute.
Si tratta di un progetto sperimentale, realizzato mediante la collaborazione di diversi soggetti interistituzionali: il Gruppo di Lavoro Nutrizione della regione Veneto con il Progetto Igiene degli Alimenti del Piano Triennale Sicurezza Alimentare 2005 – 2007, Confida, qui rappresentata dalla Delegazione regionale Veneto, il “Corso di Laurea in Scienze e cultura della gastronomia e della ristorazione” della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Padova e i Referenti Educazione alla Salute degli Uffici scolastici provinciali di Belluno e di Treviso.
Il progetto, pensato nell’ottica del marketing sociale che affianca alle attività di comunicazione per la salute, anche interventi sul prodotto, sui canali di distribuzione e sul prezzo, intende promuovere tramite i distributori automatici un'alimentazione varia ed equilibrata, attraverso la pratica di una regolare attività motoria e l’assunzione di almeno 5 porzioni di frutta e/o di verdura al giorno. Attorno al distributore automatico e al suo interno sarà ricreato un vero e proprio “habitat della salute”: un display accanto al distributore, mostrerà locandine sul progetto e su sani stili di vita con slogan come "Salute è piacere" e "Due passi di salute ogni giorno", i bicchierini riporteranno loghi della salute e un adesivo sul pavimento inviterà a "Fare un passo verso la salute"; non mancheranno adesivi apposti sulle confezioni degli stessi alimenti che riporteranno chiaramente le caratteristiche nutrizionali.
“L’educazione alimentare e a un sano stile di vita – ha dichiaratoVincenzo Scrigna, Presidente Imprese di gestione CONFIDA –fa parte dei nostri obiettivi primari. E non potrebbe essere altrimenti, se si considera che le nostre macchine sono ovunque, utilizzate con regolarità da 20 milioni di persone ogni giorno. Per questo ci siamo resi conto che i distributori automatici possono diventare un veicolo importante di comunicazione per contribuire a cambiare gli stili di vita: è già avvenuto in passato, quando siamo riusciti a imporre l’acqua minerale accanto alle bevande dolci e gassate, e adesso ci piacerebbe molto che potesse succedere anche con frutta e verdura nella scuola, e non solo.Concretamente sono previsti una serie di interventi presso i distributori automatici di alimenti situati in alcune scuole e imprese del territorio della Regione Veneto e presso le sedi delle Aziende U.L.S.S. che vorranno aderire progetto.”
La Regione Veneto, nell’ambito del Piano per la Sicurezza Alimentare, ha sempre dato un’importanza rilevante alla tematica dell’Igiene della Nutrizione. Recentemente ha commissionato una ricerca sulla popolazione scolastica del Veneto che ha confermato l’allineamento con i dati nazionali: un quinto dei soggetti indagati è affetto da problemi di sovrappeso e di obesità. Per dare un ulteriore incremento agli interventi di prevenzione nutrizionale, rivolti in particolare alle fasce di età più giovani, si è ritenuto utile poter sperimentare l’impiego di modalità e di mezzi innovativi per la diffusione di messaggi salutistici in campo alimentare e con proposte alimentari alternative, attraverso l’impiego dei distributori automatici di alimenti e di bevande.
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CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica, nata nel 1979, rappresenta l’intera filiera del settore: imprese di fabbricazione distributori automatici, sistemi di pagamento e accessori; imprese di fabbricazione di prodotti utilizzati dalla DA; imprese di gestione; imprese di servizi e commercializzazione.
Il fatturato della Distribuzione Automatica in Italia ha raggiunto nel 2004 la quota di oltre un miliardo e mezzo di Euro. I distributori automatici sono circa 800.000 su un totale europeo di oltre 4,5 milioni e oltre 20 milioni le persone che li utilizzano con regolarità. Positiva la crescita occupazionale anche in questi anni di congiuntura negativa, oggi gli addetti sono oltre 30.000.
Servizi di ristoro automatici: le Top100 del 2005 nella classifica di Vending Magazine.
FOTOGRAFIA DEL VENDING ITALIANO
1.900 imprese di gestione, per oltre 5 miliardi di erogazioni all’anno.
1,6 miliardi di € di fatturato: il 46% realizzato dalle Top 100, il 27% da 10 Gruppi.
Attenzione alla salute e impegno del settore sul fronte di una sana e corretta alimentazione, in linea con il progetto ministeriale “Guadagnare in Salute”.
Milano, 12 marzo 2007 – Con un fatturato di 1,6 miliardi il settore del vending italiano continua a rappresentare una fetta importante del mercato nazionale. La ricerca, eseguita da Vending Magazine, rivista italiana della distribuzione automatica, testimonia che nel 2005 il peso delle aziende di gestione è stato pari al 46,3% dell’intero settore. Obiettivo dello studio, che da quest’anno avrà cadenza annuale, è quello di dare una fotografia del settore e stilare una classifica delle 100 imprese di gestione che hanno raggiunto i migliori risultati in termini di fatturato (si veda in calce tabella TOP10).
La ricerca ha preso in esame i dati di bilancio, pubblici e depositati dalle singole società presso le camere di commercio, di circa 500 imprese di gestione (S.R.L o S.p.A). Non rientrano invece nello studio sulle imprese di gestione le ditte individuali, né società di persone. Alcune aziende, oltre alla gestione, esercitano anche la funzione di rivendita, ma l’analisi si è concentrata solo sul dato di gestione. Si ipotizzano 5,2 miliardi di erogazioni effettuate dal settore del Vending, con un fatturato di 1,6 miliardi di € per il 2005. I dati emersi dallo studio annunciano un fatturato complessivo delle top 100 pari a 750 milioni di € (747.592.855 €), con importi singoli che variano tra i 2,5 milioni di €, soglia minima per accedere alla classifica, e i 77,5 milioni di €. Dalla mailing list realizzata per la ricerca, aggiornata con tutti i gestori italiani, risulta che il settore è composto da oltre 1.900 unità. Non considerando le 100 imprese classificate ed escludendo il totale del loro fatturato, se si suddivide il fatturato rimanente, pari ad oltre 800 milioni di €, per il numero delle piccole e medie aziende escluse dalla classifica (1.800 unità), si ottiene una media pro-capite di 470.000 € di fatturato annuale.
“Oltre 25 milioni gli italiani che utilizzano i distributori automatici secondo una ricerca di CRA – AC Nielsen, 5 miliardi di erogazioni secondo Vending Magazine. – fa notare Vincenzo Scrigna, Presidente Imprese di gestione CONFIDA – Si tratta di dati che fanno capire l’importanza dell’impegno che noi gestori abbiamo assunto nei confronti della collettività. Da sempre attenti al consumatore e al suo benessere, le imprese di gestione della distribuzione automatica sono arrivate nel 2005 a sottoscrivere la “Carta dei Servizi per la salute del cittadino” e ad attivare una campagna sui temi della corretta alimentazione. Diverse sono le sperimentazioni avviate lo scorso anno sull’introduzione di cibi freschi, frutta, verdura e yogurt a fianco dei prodotti tradizionali nelle scuole secondarie e nelle strutture pubbliche e altri progetti hanno da poco preso avvio, in linea con il progetto ministeriale recentemente presentato “Guadagnare in Salute. Obiettivo principale è quello di educare il consumatore alla scelta, per un’alimentazione sempre più variegata e completa anche per un pasto o uno spuntino fuori casa.”
“La ricerca mette in luce che il vending italiano rimane ancora abbastanza frazionato.- ha commentato Gian Franco Fassio, Direttore Responsabile di Vendine Magazine – Oltre la metà del fatturato globale viene realizzato da centinaia di piccoli e medi operatori, il cui fatturato individuale si attesta mediamente dai 400 ai 500 mila €. Rispetto al 2002, oggi il mercato è caratterizzato da un minor frazionamento delle risorse e dei capitali che permette di raggiungere un più alto fatturato. La tendenza al frazionamento si sta infatti riducendo: nel 2002 solo il 36% del fatturato globale era stato conseguito dalle Top 100 mentre nel 2005 questa quota è salita al 46%.”
Tra il 2002 e il 2005 si sono verificati mutamenti di rilievo, soprattutto a seguito delle vistose operazioni di M&A – Merger & Acquisition che hanno interessato molte importanti aziende. Il gruppo che nel 2005 ha conseguito il maggior fatturato è stato I.V.S. Italia, con un importo pari a quasi 113 milioni di €, seguito da Gruppo Argenta con oltre 95 milioni di € e da Buonristoro Vending Group con quasi 67 milioni di € (si veda in calce tabella Gruppi e Fatturato 2005).
Questo ha determinato la scomparsa anagrafica delle imprese acquisite, molte delle quali facendo parte delle Top 100 nel 2002, hanno lasciato spazio ad altre azienda che si trovavano “in lista d’attesa”.
Grande incidenza sul mercato mostrano infatti i grandi Gruppi, il cui fatturato è passato da 270 milioni di € del 2002 ad oltre 430 milioni di € del 2005, con un aumento pari a 160 milioni di €, quasi il 60% in più. Il valore della presenza dei Gruppi sul mercato nazionale che, nel 2005 era di circa il 27%, è salito ancora successivamente (si veda in calce elenco delle principali acquisizioni 2006 e 2007).
“Il settore del vending – conclude Augusto Garulli, Presidente di CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica – si qualifica ancora come uno dei settori più vitali dell’economia italiana grazie alla forte innovazione, alla qualità del servizio e dei prodotti, a soluzioni tecnologiche all’avanguardia rispetto alle macchine e ai sistemi di pagamento, requisiti igienico sanitari approvati dal Ministero della Salute, grande attenzione alle normative europee di tutela ambientale e totale dedizione al cliente”.
Separatamente è stato per la prima volta preso in analisi l’utile di bilancio post imposte. Ne è emerso che le prime 100 aziende hanno registrato nel 2005 un utile netto pari a 2,44% del fatturato e le prime 10 in classifica raggiungono picchi del 3,21 %. L’utile più alto è addirittura pari al 14%, mentre quello più basso dello 0,04%.16 aziende su 100 hanno invece chiuso in perdita per cifre tra lo 0,27% e l’11,76%
Collaborazione con il Ministero della Salute e attenzione ad una sana alimentazione
PROGETTI E PROSPETTIVE DEL VENDING
Dichiarazioni del neo eletto Presidente di Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica
Milano, marzo 2007 – “Gli obiettivi associativi per i prossimi tre anni – ha affermato Vincenzo Scrigna, neo eletto Presidente di CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica – sono quelli di rafforzare e avvalorare la visibilità e il riconoscimento che il settore ha raggiunto negli ultimi tre anni.
È ormai diffusa la consapevolezza dei vantaggi che offre la distribuzione automatica: un pasto fuori casa sempre disponibile e a basso costo, un veloce ristoro dato da una bibita fresca, un energetico snack per rompere la fame e un buon caffè per la pausa in ufficio. La stima che l’opinione pubblica riconosce al settore aumenta costantemente. Adesso è il momento di effettuare un ulteriore passo in avanti portando all’attenzione delle Istituzioni l’importanza del settore del vending, non solo per la rilevanza economica che un settore in crescita costante può apportare, ma soprattutto perché offre un servizio a tutti i cittadini 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con qualità e ampia gamma di scelta.
Il pasto fuori casa è un fenomeno cresciuto in maniera esponenziale e il settore della distribuzione automatica ne è coinvolto come protagonista. L’associazione, da sempre attenta al tema della corretta alimentazione, continuerà il percorso avviato con la stesura della Carta dei Sevizi e delle Linee Guida per i Capitolati d’appalto nella distribuzione automatica. Abbiamo già intavolato un dialogo con il Ministero della Salute, che ha già pubblicamente dimostrato di condividere il nostro pensiero e la nostra linea d’azione. Contrariamente ai provvedimenti messi in atto in altri paesi europei, in Italia abbiamo lavorato affinché si riconoscesse il valore del distributore automatico per una corretta alimentazione: educare alle giuste quantità tramite cibi monoporzione, inserire tipologie di alimenti salutari, quali cibi freschi, nutrizionalmente equilibrati e made in Italy, disporre un’ampia gamma di alimenti per una dieta sempre più variata ed bilanciata. Il Ministero della Salute vorrebbe portare il caso dell’Italia in Europa come esempio positivo da seguire di risposta ad un problema sociale così gravoso.
L’impegno nella lotta all’obesità si è concretizzato nelle sperimentazioni avviate con le diverse Ausl e con le scuole e la prospettiva è quella di sensibilizzare ulteriormente i dirigenti scolastici e quelli delle aziende sanitarie locali per intavolare e avviare altri progetti. Vorremmo arrivare ad avere un dialogo diretto con i dietologi e in generale con tutti gli specialisti e studiosi di alimentazione per approfondire il tema del rapporto alimentazione sana e pasto fuori casa, per poi delineare le strategie ottimali per al salute del consumatore.
Per quanto riguarda le attività più strettamente associative e il rapporto con gli associati, l’impegno principale sarà quello di valutare con attenzione le nuove esigenze emerse nel panorama del vending. Se da un lato le vistose operazioni di M&A – Merger & Acquisition, che hanno interessato molte importanti aziende, ha determinato la scomparsa anagrafica delle imprese acquisite, dando origine a grandi gruppi con esigenze specifiche e proprie, dall’altro nuove aziende, che fin ad ora sono rimaste ad osservare silenti, si stanno interessando alle attività associative. Credo che questo interesse mostrato anche dalle piccole aziende sia in parte il frutto del buon lavoro svolto fino ad oggi, in termini di sviluppo, di comunicazione e di innovazione.
L’Associazione dovrà poter offrire servizi tarati secondo le esigenze di entrambe le tipologie: metteremo a punto formule che possano fornire vantaggi associativi alle aziende, grandi e piccole, affinché tutte si riconoscano negli scopi dall’Associazione di settore.”
Vincenzo Scrigna, fondatore e amministratore unico della Eos srl, è stato eletto dai 500 Associati, tra gestori, fabbricanti, produttori e fornitori di servizi, Presidente CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, in occasione dell’Assemblea Generale Ordinaria dell’Associazione, svoltasi sabato 3 marzo.
Vincenzo Scrigna ricoprirà questa carica per i prossimi tre anni. Già nel triennio precedente (ottobre 2003 – febbraio 2007) ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente di Confida e di Presidente del Gruppo imprese di gestione, lavorando assiduamente sui temi più caldi del settore.
All’attività imprenditoriale Vincenzo Scrigna ha da sempre unito anche l’impegno attivo nell’ambito di Confida, assumendo già nel 1999 la carica di Delegato regionale della Lombardia; dal 2001 è eletto Presidente nazionale del Gruppo imprese di gestione di Confida, contribuendo in prima persona al raggiungimento di nuovi e più lusinghieri risultati per una maggiore autorevolezza dell’Associazione e una migliore visibilità del Settore della Distribuzione Automatica. Oggi eletto presidente, Vicenzo Scrigna continua il mandato di Augusto Garulli (N&W Global Vending SpA) che rimane membro nel Consiglio Direttivo dell’Associazione.
Le aziende del vending riunite per rinnovare i vertici dell’associazione di settore
Milano, 26 marzo 2007 – In occasione dell’Assemblea Generale Ordinaria di CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, i 500 associati, tra gestori, fabbricanti, produttori e fornitori di servizi, hanno eletto Vincenzo Scrigna, fondatore e amministratore unico della Eos srl, Presidente dell’Associazione per il prossimo triennio.
Confida rappresenta tutti gli attori del settore e ciascun gruppo merceologico (imprese di fabbricazione dei prodotti, imprese di fabbricazione di distributori automatici, imprese di gestione, imprese di servizi e commercializzazione) ha provveduto all’elezione dei rispettivi Presidenti:
– Cesare Spinelli (Spinel Caffe Srl) Presidente Imprese di gestione;
– Leonzio Palombo (Bianchi Vending Group SpA) Presidente imprese di fabbricazione di distributori automatici ed accessori per gli stessi
– Giorgio Carletti (Tuttoespresso SpA) imprese di fabbricazione di prodotti utilizzati dalla Distribuzione Automatica
– Federico Salvagnin (D.A.C. Srl) imprese di servizi e commercializzazione
Anche il Gruppo Giovani ha rinnovato il proprio vertice riconfermando Luca Zecchetti (Gruppo Argenta SpA) come Presidente per il prossimo triennio.
Lo Statuto di Confida inoltre attribuisce l’incarico di Vicepresidenti dell’Associazione al Presidente dei Gruppi merceologici/attività e del Gruppo Giovani.
Il neo eletto presidente già nel triennio precedente (ottobre 2003 – febbraio 2007) ha ricoperto l’incarico di Vice Presidente di Confida e di Presidente del Gruppo imprese di gestione, lavorando assiduamente sui temi più caldi del settore.
All’attività imprenditoriale Vincenzo Scrigna ha da sempre unito anche l’impegno attivo nell’ambito di Confida, assumendo già nel 1999 la carica di Delegato regionale della Lombardia; dal 2001 è eletto Presidente nazionale del Gruppo imprese di gestione di Confida, di cui fanno parte circa 500 imprese, contribuendo in prima persona al raggiungimento di nuovi e più lusinghieri risultati per una maggiore autorevolezza dell’Associazione e una migliore visibilità del Settore della Distribuzione Automatica. Oggi eletto presidente, Vicenzo Scrigna continua il mandato di Augusto Garulli (N&W Global Vending SpA) che rimane membro nel Consiglio Direttivo dell’Associazione.
Apertura ai ministri e collaborazioni istituzionali
APERTURA AI MINISTRI FIORONI E TURCO
Gli onorevoli Giuseppe Fioroni, ministro dell’educazione, e Livia Turco, ministro della salute, hanno recentemente espresso la necessità di intervenire con un piano di prevenzione, da mettere a punto con il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro. “Il distributore automatico di snack con prodotti agricoli di qualità – ha affermato il ministro Fioroni – rientra in un'azione integrata collegiale che, sviluppando la rete di mense-bio assicurate dai Comuni, coinvolgerà in lezioni di almeno un'ora a settimana tutti i docenti della scuola di infanzia e elementari. Obiettivi dell'iniziativa sono la promozione di comportamenti corretti a tavola e lo sviluppo della capacità critica dei giovani, anche rispetto agli spot pubblicitari delle Tv-baby sitter dove spesso passano messaggi che associano il cibo al consumismo e alla caccia al gadget. Noi puntiamo non ad una didattica di proibizionismo ma di responsabilità che coinvolgerà anche i più grandi in azioni ancora più complesse.” (26 ottobre 2006, fonte ANSA).
A seguito del piano d’azione nazionale per la promozione di corrette prassi alimentari e sani stili di vita di cui sopra, CONFIDA ha formalizzato la propria disponibilità a partecipare al “tavolo di concertazione”.
“Da tempo Confida – ha dichiarato Vincenzo Scrigna, Presidente di CONFIDA – ha preso in carico il problema chiedendo la collaborazione su questi temi dell’Università La Sapienza di Roma. L’educazione alimentare e a un sano stile di vita fa parte dei nostri obiettivi primari. E non potrebbe essere altrimenti, se si considera che le nostre macchine sono ovunque, utilizzate con regolarità da 20 milioni di persone ogni giorno – prosegue Scrigna – Per questo ci siamo resi conto che i distributori automatici possono diventare un veicolo importante di comunicazione per contribuire a cambiare gli stili di vita: è già avvenuto in passato, quando siamo riusciti a imporre l’acqua minerale accanto alle bevande dolci e gassate, e adesso ci piacerebbe molto che potesse succedere anche con frutta e verdura nella scuola, e non solo”. Del resto, secondo Vincenzo Scrigna, senza uno sforzo importante da parte di tutti gli anelli della catena, si corre il rischio che questa opportunità promettente rimanga una promessa mancata.
Grazie alla capillarità di diffusione dei distributori automatici (quasi un milione), ormai entrati nella vita di ogni giorno per oltre 20 milioni di persone, è possibile proporre un’offerta più variegata in linea con le indicazioni dei nutrizionisti, affiancando ai prodotti più tradizionali, anche quelli a valenza salutista. Sono quasi un milione ormai e potrebbero anche fungere da veicolo di comunicazione, fornendo informazioni e consigli sulle caratteristiche nutrizionali e sull’educazione verso sani stili di vita. Un italiano su tre li utilizza regolarmente, negli ultimi 12 mesi un italiano su due (45,3%) ha fatto uso dei distributori automatici, più di un italiano su cinque (il 20,6%) dice, inoltre, di utilizzare i distributori automatici più volte la settimana. Si tratta di veri e propri negozi aperti 24 ore su 24 e il 71,3% degli intervistati li apprezza per la comodità di utilizzo, il 39,7% dice di apprezzarne la velocità, il 26,5%, infine, apprezza la capillarità del servizio (Ricerca CRA AcNielsen 2006).
COLLABORAZIONI ISTITUZIONALI
Confida ha sottoscritto con Eva – European Vending Association il piano per lo sviluppo della "Strategia globale su dieta, attività fisica e salute" dell'Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanità), recepito proprio dall'Unione Europea.
Sul fronte della salute e della qualità dei cibi presenti nei distributori sono numerose le collaborazioni in corso con diversi soggetti interistituzionali come la Regione Lombardia, l’Ausl di Modena, Regione e Asl del Veneto oltre ad altri progetti sul territorio con le amministrazioni provinciali di Parma, Forlì-Cesena e Ravenna.
“NON SI RISOLVE IL PROBLEMA DELL’OBESITÀ INFANTILE TOGLIENDO LE MERENDINE A INSEGNANTI E BIDELLI. I DISTRIBUTORI AUTOMATICI NELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE INFERIORI SONO SOLO IN LUOGHI PRESIDIATI. CHE SI VOGLIA DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DAI VERI PROBLEMI? CHE SI VOGLIA SCEGLIERE LA VIA PIÙ SEMPLICE E MEDIATICAMENTE PIÙ PLATEALE?”
Dopo anni di impegno sul fronte dell’educazione verso corretti stili di vita, ora è sufficiente un annuncio che sa tanto di spot mediatico per far pensare di aver risolto il problema dell’obesità infantile. La strada – ci dispiace dirlo – è ancora molto lunga.
Milano, 11 aprile 2007 – “Con sommo stupore apprendiamo il messaggio lanciato dall’AIDI – afferma Vincenzo Scrigna, Presidente di CONFIDA l’Associazione italiana della distribuzione automatica – Ci sembra che si sia perso il reale punto di vista della situazione e che l’annuncio dell’AIDI sia solo un modo per distogliere i problemi da dove veramente sono. Forse che qualcuno si è chiesto quanti sono i distributori dai quali l’AIDI ha deciso di eliminare i dolci? Sono pochissimi e tutti in luoghi presidiati dal corpo docente o da personale ausiliario. Se l’intenzione quindi è quella di non rendere disponibili alimenti fuori controllo a bambini in età scolare, allora, non si capisce perché agire su un falso problema.”
Considerando che ai nostri bambini nelle scuole elementari e medie inferiori non è dato libero accesso ai distributori automatici che sono presenti solo in luoghi riservati al corpo docente e al personale di servizio e di sostegno, zone quindi sempre presidiate dagli adulti, una tale azione avrebbe il solo effetto di sottrarre il diritto ad una normale pausa di ristoro agli adulti che lavorano in questi luoghi.
Da una ricerca CNR Avellino in collaborazione con l’ISA – Istituto di Scienze dell’Alimentazione, che ha preso in esame gli alunni di alcune scuole elementari di Avellino per verificare le cause dell’obesità, emerge che è inesistente l’influenza che i distributori automatici hanno rispetto all’insorgere di questa malattia nei bambini di età scolare. Il luogo che risulta essere più a rischio è proprio la famiglia, che acquistando pacchi di merendine che dispongono di 6-12-24 pezzi a confezione e lasciandoli al libero arbitrio dei figli, non attua un effettivo controllo sulle quantità assunte, magari, come conferma la ricerca di Swg realizzata per il Moige, il Movimento Italiano Genitori, davanti alla tv. Il vero problema, allora è l’educazione alimentare, che deve essere in primis una responsabilità della famiglia.
L’obesità infantile poi non è da attribuire ad un cibo specifico. Non esistono alimenti da demonizzare, ma impegni seri da assumere insieme. Nessun alimento di per sé è dannoso e l’AIDI dovrebbe essere la prima a testimoniarlo. Quello che è importante è l’educazione alla giusta quantità e la sensibilizzazione all’importanza del moto. “Nessun alimento deve essere quindi escluso dalla nostra alimentazione, neppure la merendina – continua ad affermare Carlo Cannella, Professore Ordinario di Scienza dell’Alimentazione all’Università La Sapienza di Roma, che collabora da diversi anni con Confida sul tema “Dieta e Nutrizione” – la regola di base è assumere poco, ma di tutto”.
“NON SI RISOLVE IL PROBLEMA DELL’OBESITÀ INFANTILE TOGLIENDO LE MERENDINE A INSEGNANTI E BIDELLI. I DISTRIBUTORI AUTOMATICI NELLE SCUOLE ELEMENTARI E MEDIE INFERIORI SONO SOLO IN LUOGHI PRESIDIATI. CHE SI VOGLIA DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DAI VERI PROBLEMI? CHE SI VOGLIA SCEGLIERE LA VIA PIÙ SEMPLICE E MEDIATICAMENTE PIÙ PLATEALE?”
Dopo anni di impegno sul fronte dell’educazione verso corretti stili di vita, ora è sufficiente un annuncio che sa tanto di spot mediatico per far pensare di aver risolto il problema dell’obesità infantile. La strada – ci dispiace dirlo – è ancora molto lunga.
Milano, 13 aprile 2007 – “Con sommo stupore apprendiamo il messaggio lanciato da Gian Domenico Auricchio, presidente di Federalimentare – afferma Vincenzo Scrigna, Presidente di CONFIDA l’Associazione italiana della distribuzione automatica – Ci sembra che si sia perso il reale punto di vista della situazione e che l’annuncio di oggi come quello dell’AIDI della settimana scorsa siano solo un modo per distogliere i problemi da dove veramente sono. Forse che qualcuno si è chiesto quanti sono i distributori dai quali Federalimentare e AIDI hanno deciso di eliminare i dolci? Sono pochissimi e tutti in luoghi presidiati dal corpo docente o da personale ausiliario. Se l’intenzione quindi è quella di non rendere disponibili alimenti fuori controllo a bambini in età scolare, allora, non si capisce perché agire su un falso problema.”
Considerando che ai nostri bambini nelle scuole elementari e medie inferiori non è dato libero accesso ai distributori automatici che sono presenti solo in luoghi riservati al corpo docente e al personale di servizio e di sostegno, zone quindi sempre presidiate dagli adulti, una tale azione avrebbe il solo effetto di sottrarre il diritto ad una normale pausa di ristoro agli adulti che lavorano in questi luoghi.
Da una ricerca CNR Avellino in collaborazione con l’ISA – Istituto di Scienze dell’Alimentazione, che ha preso in esame gli alunni di alcune scuole elementari di Avellino per verificare le cause dell’obesità, emerge che è inesistente l’influenza che i distributori automatici hanno rispetto all’insorgere di questa malattia nei bambini di età scolare. Il luogo che risulta essere più a rischio è proprio la famiglia, che acquistando pacchi di merendine che dispongono di 6-12-24 pezzi a confezione e lasciandoli al libero arbitrio dei figli, non attua un effettivo controllo sulle quantità assunte, magari, come conferma la ricerca di Swg realizzata per il Moige, il Movimento Italiano Genitori, davanti alla tv. Il vero problema, allora è l’educazione alimentare, che deve essere in primis una responsabilità della famiglia.
L’obesità infantile poi non è da attribuire ad un cibo specifico. Non esistono alimenti da demonizzare, ma impegni seri da assumere insieme. Nessun alimento di per sé è dannoso e l’AIDI dovrebbe essere la prima a testimoniarlo. Quello che è importante è l’educazione alla giusta quantità e la sensibilizzazione all’importanza del moto. “Nessun alimento deve essere quindi escluso dalla nostra alimentazione, neppure la merendina – continua ad affermare Carlo Cannella, Professore Ordinario di Scienza dell’Alimentazione all’Università La Sapienza di Roma, che collabora da diversi anni con Confida sul tema “Dieta e Nutrizione” – la regola di base è assumere poco, ma di tutto”.
Con 48 MILIONI di consumazioni, i prodotti freschi raggiungono la quota del 4% del mercato degli snack distribuiti tramite distributori automatici. 6 miliardi le consumazioni totali comprensive di bevande calde, fredde e snack.
LA DISTRIBUZIONE AUTOMATICA AIUTA A “GUADAGNARE SALUTE”
Oggi Confida – Associazione Italiana Distribuzione Automatica, presenta l’adesione al protocollo del Ministero della Salute “Guadagnare Salute – Rendere facili le scelte salutari” nell’ambito di SICURA, la convention della sicurezza alimentare in corso a Modena.
Modena, 21 settembre 2007 – Il Vending con 1.680.000 distributori automatici ripartiti su tutto il territorio italiano sta contribuendo a comunicare e diffondere stili di vita salutari. Lo dimostrano i dati dello studio congiunturale di settore, condotto da Confida -Associazione Italiana Distribuzione Automatica, che indicano una tendenza verso il maggiore consumo dai distributori automatici di acqua, succhi di frutta, yogurt, bevande non zuccherate, frutta e verdura. La distribuzione automatica nasce e si sviluppa il linea con il cambiamento delle abitudini e degli stili di vita dei consumatori che passano sempre più tempo lontano da casa, rispondendo alle esigenze delle nuove organizzazioni del lavoro. Sono 6 miliardi le consumazioni che gli italiani si procurano alle macchinette. Di questi circa 3,6 miliardi sono prodotti caldi (caffè, cappuccio, cioccolata, the, ecc.), 1,2 miliardi sono prodotti freddi (acqua, succhi, bibite, ecc.) e 1,2 miliardi di consumazioni rientrano nella categoria snack (merende dolci, salate, prodotti freschi, frutta, verdura, gelati, ecc.). Dallo studio congiunturale, che sarà presentato nella sua interezza il 20 ottobre, emerge inoltre un notevole incremento del consumo di frutta, verdura, yogurt, macedonie, insomma tutto quello che è il prodotto fresco. Basti pensare che 5 anni fa la presenza di questi prodotti nei distributori era praticamente inesistente, mentre ora hanno conquistato il 4% della categoria a cui appartengono. Classificati come snack, raggiungono oggi la cifra di 48.000.000 di consumazioni di prodotti freschi. Yogurt, macedonie, insalate, mele sbucciate e frutta in generale, verdure di stagione, prodotti Made in Italy. Il distributore automatico, non solo fornisce cibi confezionati garanti di una sicurezza igienica e di un elevato controllo grazie al rispetto assoluto della catena del freddo e delle regole della tracciabilità introdotte dalla normativa europea, ma è portatore di un messaggio importante che è quello di imparare a suddividere l’alimentazione giornaliera in 4-5 appuntamenti. L’offerta di cibi monoporzione insegna a mangiare poco, ma spesso e aiuta a non arrivare ai pasti principali con una fame eccessiva, un aiuto a regolare e bilanciare l’alimentazione quotidiana. L’idea innovativa poi di introdurre cibi freschi è un buono stimolo ad un’alimentazione ricca e variata, assecondando allo stesso tempo i gusti del consumatore. La distribuzione automatica costituisce un settore che, lontano dalla ribalta, si è concentrato sulla qualità. Offrire un servizio di alto livello, comodo, veloce e a basso costo: questi i pregi riconosciuti dagli stessi consumatori. Negli ultimi anni poi sono cambiati, o meglio aumentati, i luoghi di utilizzo dei distributori. Queste macchine sono presenti ormai in un ventaglio sempre più ampio di posti dove le persone si incontrano per divertirsi, passeggiare, fare shopping o studiare. È chiaro quindi che, soprattutto nelle scuole e nei licei, ma non solo, questo significa la possibilità di rispondere alle esigenze di educazione alimentare dei ragazzi, concordando con il corpo docente e degli stessi genitori rappresentati nei consigli di classe i cibi da introdurre nei distributori, senza ricorrere a proibizionismi o eliminazioni drastiche di alcuni alimenti.
“Confida, l’associazione che rappresenta l’intera filiera del settore della distribuzione automatica, consapevole che per attuare un cambiamento nelle abitudini, occorre agire su più fattori, l’educazione alla salute, il marketing sociale e la legislazione, ha messo a punto negli ultimi anni un programma dettagliato di prevenzione all’obesità e promozione di sani stili di vita – ha dichiarato Vincenzo Scrigna, Presidente di Confida – Questo importante impegno si basa su un punto chiave assolutamente non trascurabile: l’ inutilità di campagne di demonizzazione di un cibo piuttosto che un altro, perché nessun alimento è di per sé dannoso se consumato nelle giuste quantità. Il settore da anni porta avanti questo impegno e i dati oggi mettono in evidenza un effettivo riscontro sulle abitudini di vita degli italiani, a partire dalla scelta del prodotto per arrivare alla messa in atto di forme di riciclaggio per la tutela dell’ambiente. Lavorare di cesello, studiando i gusti, mettendo a punto le giuste tecnologie che permettano la conservazione del prodotto, sensibilizzando i consumatori con campagne informative, ha permesso di incrementare il consumo effettivo di prodotti freschi, senza dover ricorrere ad esternazioni eclatanti o, peggio, a inutili proibizionismi. Educare e sensibilizzare, queste i nostri assi per contribuire a diffondere messaggi salutistici e di prevenzione per le malattie legate alla sfera alimentare.”
Anche per questo motivo Confida annuncia oggi l’adesione al Protocollo d’intesa sottoscritto dal Ministero della Salute, con Confcommercio e altre associazioni della filiera alimentare, per l’attuazione del programma interministeriale “GUADAGNARE SALUTE – RENDERE FACILI LE SCELTE SALUTARI”. Confida, come associazione di categoria, ha previsto all’interno del suo Statuto lo scopo di “valorizzare la funzione sociale delle imprese associate”. Oggi l’attenzione delle autorità sanitarie mondiali è concentrata sull’emergenza sociale legata alle malattie alimentari. Confida, in rappresentanza del settore, aggiunge un tassello importante ai suoi impegni. L’adesione al protocollo ministeriale significa sostenere e realizzare un programma di interventi per sviluppare la ricerca tecnologica, per predisporre e diffondere i dati sull’alimentazione, per sostenere politiche commerciali orientate a favorire i consumatori e i comportamenti salutari e per diffondere e applicare codici di autoregolamentazione che promuovano un rapporto di fiducia con il consumatore. Negli ultimi anni sono stati diversi i passi concreti dell’Associazione: la stesura della “Carta dei Servizi per la Salute dei cittadini”, un’importante assunzione di responsabilità da parte degli operatori del vending rispetto ai requisiti igienico-sanitari, alla qualità dei prodotti erogati, alla funzionalità del distributore e del suo corretto rifornimento; la sottoscrizione con EVA – European Vending Association, del piano per lo sviluppo della “Strategia globale su dieta, attività fisica e salute” dell’ Organizzazione Mondiale della Sanità, fatto proprio dall’ Unione Europea; la collaborazione scientifica continua con l’Istituto di Scienze dell’Alimentazione dell’Università La Sapienza di Roma; le numerose iniziative convegnistiche e progettuali attivate nelle diverse regioni in collaborazioni con le ASL locali, Autorità scolastiche e Associazioni di Consumatori; la stesura delle “Linee guida per i capitolati d’appalto per la Pubblica Amministrazione” per valorizzare l’offerta diversificata di prodotti a valenza salutistica; la stesura di diversi Manuali professionalizzanti per gli operatori del vending a garanzia degli utenti.