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Vending: inflazione e smart working frenano la crescita
Inflazione e smart working frenano il vending: fatturato a -1,77%
Distribuzione automatica, arriva la frenata: -1,77% nel fatturato
Distribuzione automatica: inflazione e smart working frenano la crescita, fatturato -1,7%

Secondo CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, è la prima battuta di arresto dopo i due anni di ripresa post-Covid (2021-2023): soffrono anche le consumazioni (-3,4%).

Il settore spinge per la Transizione 5.0 ma si scontra con i problemi applicativi del Piano e chiede un intervento al Ministero delle Imprese e del Made in Italy

 

Dopo due anni consecutivi positivi il settore della distribuzione automatica – per cui il nostro Paese è leader a livello internazionale – da gennaio a settembre del 2024 registra la prima frenata sia di fatturato (-1,77%,) sia di consumazioni (-3,41%): in termini assoluti, il ricavato si attesta a 1,19 mld di euro mentre le vendite a 2,9 mld. È quanto emerge dalle anticipazioni sullo Studio sul settore della distribuzione automatica realizzato da Ipsos per CONFIDA, Associazione Italiana Distribuzione Automatica, l’unica associazione di categoria che rappresenta a livello nazionale il comparto.

Il calo dei consumi: inflazione e smart working

Secondo recenti studi emerge che, contrariamente al percepito, il lavoro da remoto in Italia nel 2024 non ha subito una battuta d’arresto ma è anzi stabile con oltre 3,55 milioni di lavoratori che lo praticano, e con stime di crescita per il 2025[1]. Questo influisce negativamente sul comparto dato che le vending machine si trovano principalmente nelle pubbliche amministrazioni, negli uffici, oltre che nelle scuole e negli ospedali. Inoltre, nonostante la distribuzione automatica sia tra i settori che ha aumentato di meno i prezzi al consumo, i gestori si sono ritrovati ad affrontare da un lato la crescita dei prezzi delle materie prime (specialmente del caffè che rappresenta il 57% delle consumazioni del settore), e dall’altro il ridursi delle consumazioni a causa della contrazione del potere d’acquisto degli italiani per via dell’inflazione.

Specchio di questa situazione l’andamento dei consumi nei primi nove mesi del 2024: il caffè, da sempre re delle consumazioni alle vending machine, perde il -2,92% rispetto al medesimo periodo del 2023. Male anche le bevande fredde (acqua minerale naturale e altre bevande fredde) che registrano un calo del 3,65%, gli snack (-2,81%) e i gelati (-34,35%). I prodotti a registrare un andamento positivo sono gli energy drink (+0,89%), le bevande a base di frutta con bassa (+8,95%) o alta (+3,12%) concentrazione di frutta, gli snack dolci (+4,77%) e salati (+0,52%), e il confectionery (+5,21%).

Transizione 5.0: CONFIDA chiede una semplificazione al Ministero

La riduzione dei consumi, insieme all’aumento dei costi delle materie prime e dei prodotti e alla diminuzione degli incentivi dell’Industria 4.0, ha ridotto anche la vendita delle vending machine (-20,9% nei primi 6 mesi del 2024) che sono fabbricate in Italia ed esportate in tutto il mondo. Pertanto, l’accesso ai nuovi incentivi del piano Transizione 5.0 rappresenterebbe un’importante occasione per il settore del vending. Purtroppo, però, quest’ultimo contiene delle difficoltà burocratiche e interpretative che ad oggi rende impossibile per le aziende del settore accedere agli incentivi. Tutto questo nonostante il fatto che da anni, la distribuzione automatica sta vivendo una vera e propria rivoluzione digitale: il  30% delle oltre 830mila vending machine d’Italia è dotato di app di pagamento; molte delle macchine di nuova generazione sono dotate di schermi touch (+ 20% solo nell’ultimo anno), sono interconnesse con l’azienda di gestione e in grado di ridurre i consumi energetici sia attraverso l’utilizzo di gas più sostenibili sia con una migliore coibentazione della macchina.

 

Le imprese di gestione del vending sono state inserite a pieno titolo tra i beneficiari del Piano di Transizione 4.0 – commenta Massimo Trapletti, Presidente di CONFIDAOggi però, pur avendo tutte le caratteristiche per rientrare anche nella Transizione 5.0, comprese quelle di risparmio energetico, non vi possono accedere a causa di alcune disposizioni fortemente restrittive e di difficoltà interpretative. Chiediamo pertanto al Ministero delle Imprese una semplificazione per salvaguardare una produzione importante del nostro Paese che è un simbolo di eccellenza anche all’estero, qual è quella delle vending machine e per rilanciare l’innovazione in un canale distributivo alimentare che conta più di 3.000 imprese e oltre 33mila occupati in tutta Italia”.

“La distribuzione automatica non è più soltanto una questione di “pausa caffè”. Il vending oggi è competenza, innovazione e sostenibilità e sta sempre più andando verso “un vending 5.0”, competitivo, moderno e responsabile. – dichiara Carlo Sangalli, Presidente di Confcommercio – Certo l’accesso all’innovazione non è sempre privo di ostacoli. Penso al Piano Transizione 5.0, che è uno strumento di grande potenzialità. Talvolta, però, le imprese della distribuzione automatica, a causa delle loro specificità e delle complessità burocratiche del piano, incontrano delle difficoltà nell’accedere ai benefici. È fondamentale, quindi, lavorare insieme per superare queste barriere e creare un sistema di supporto che faciliti l’accesso ai finanziamenti e alle agevolazioni.”

Mancanza di competenze: CONFIDA lancia con Randstad un progetto di recruiting e formazione

In un contesto di mercato già complesso, si aggiunge anche la cronica mancanza di personale specializzato nel settore e in particolare di due figure professionali che rappresentano circa il 70% delle risorse umane impiegate in un’impresa di gestione del vending: gli addetti al rifornimento e i tecnici manutentori dei distributori automatici. Da un recente studio condotto da CONFIDA in collaborazione con l’agenzia per il lavoro Randstad è emerso che la maggior parte di queste figure (56%) si ricercano al Nord e che le prime cinque regioni con maggior necessità di collaboratori sono a Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Veneto, il Piemonte e il Lazio. Per cercare di risolvere questa problematica, CONFIDA insieme a Randstad ha dato vita ad una campagna di recruiting in tutta Italia, seguita poi dall’organizzazione di corsi di formazione gratuiti finanziati dal Fondo Formatemp. In uno scenario caratterizzato da un tasso di disoccupazione basso (6,8%) e un numero di occupati in crescita, il progetto contempla anche alcuni aspetti sociali molto rilevanti, quali iniziative di mobilità territoriale (favorire il trasferimento dei lavoratori dalle zone in cui c’è più offerta di lavoro a quelle in cui c’è più domanda), di recruiting e formazione di personale proveniente da Paesi extra europei oltre a opportunità per ex detenuti.

Grande successo per la 13° edizione degli Stati Generali del Vending

Il 6 novembre a Roma, presso la sede di Confcommercio, si è svolta la XIII edizione degli Stati Generali del Vending organizzati da Confida.

Moderata dal vicedirettore di Radio24 Sebastiano Barisoni, l’assise di quest’anno ha avuto come titolo “Vending 5.0: innovazione, competenze e sostenibilità”.

Il convegno si è aperto col consueto saluto del Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, seguito dall’intervento del Presidente di Confida Massimo Trapletti.

Il Presidente Trapletti partendo da un’analisi della situazione del settore del vending che, quest’anno per la prima volta dopo il Covid, registra un dato negativo (-3,4% le consumazioni nei primi 9 mesi) e da una frenata nella vendita delle vending machine del -20,9%, chiede con forza ai rappresentanti di Governo e Parlamento un intervento per semplificare l’accesso alla Transizione 5.0 per le imprese del vending.

Andrea Alemanno di Ipsos completa poi il quadro della congiuntura economica del settore presentando i dati dei consumi ai distributori automatici.

E, infine, una tavola rotonda affronta i tre temi del titolo degli Stati Generali di quest’anno. Innovazione: Raffaele Spallone, dirigente del Ministero delle Imprese del Made in Italy, dialoga col Coordinatore della Commissione Fiscale di Confida Antonio Tartaro sul provvedimento Transizione 5.0 mettendo in evidenza le problematiche che rendono difficile l’accesso delle imprese del vending al beneficio. Il Ministero, anche nella figura del Sottosegretario Massimo Bitonci presente al convegno, fa un’importante apertura alla proposta di semplificazione presenta da Confida. Competenze: il Presidente dei Giovani Imprenditori Roberto Pace e l’amministratore delegato di Randstad Solutions Fabio Costantini presentano un progetto di recruiting e formazione delle risorse umane del settore. Sostenibilità: il Presidente delle Imprese di Gestione Pio Lunel e il Coordinatore della Commissione Innovazione Mario Majo raccontano il difficile ma importante cammino delle imprese del vending verso la sostenibilità in particolare alla luce della recente applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) dei Servizi di Ristoro.

Come sempre ampia la partecipazione sia di pubblico (200 imprenditori del settore) sia di rappresentanti delle istituzioni: erano infatti presenti anche il vice presidente della Camera dei Deputati On. Giorgio Mulè, il Vicepresidente Commissione Finanze On. Alberto Bagnai, il Segretario Commissione Attività produttive On. Luca Squeri, la Capogruppo di Italia Viva in Camera dei Deputati On. Maria Elena Boschi e la Capogruppo di FdI presso la Commissione Bilancio On. Ylenia Lucaselli.

Inserendo le credenziali d’accesso, potete scaricare la relazione del Presidente di Confida Massimo Trapletti e la presentazione dei dati Confida/Ipsos sull’andamento del vending primi 9 mesi dell’anno.

 

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