GLI ITALIANI AMANTI DELLO SLOT FOOD L’IMPEGNO DI CONFIDA: EDUCARE I GIOVANI AD UN CORRETTO STILE DI VITA E AL CONSUMO DELLE GIUSTE QUANTITÀ
GLI ITALIANI AMANTI DELLO SLOT FOOD L’IMPEGNO DI CONFIDA: EDUCARE I GIOVANI AD UN CORRETTO STILE DI VITA E AL CONSUMO DELLE GIUSTE QUANTITÀ

 

Un italiano su due li utilizza. I distributori automatici fanno ormai parte del costume sociale del nostro Paese.

Presentati a Sicura – Modena i dati di una ricerca CRA (ACNielsen) sulle cosiddette “macchinette”.

 

GLI ITALIANI AMANTI DELLO SLOT FOOD

L’IMPEGNO DI CONFIDA: EDUCARE I GIOVANI AD UN CORRETTO STILE DI VITA E AL CONSUMO DELLE GIUSTE QUANTITÀ

 

Rinnovato l’impegno nella lotta all’obesità di CONFIDA – Associazione Italiana Distribuzione Automatica.

 

Modena, 20 ottobre 2006 – Nell’ambito di Sicura, la convention sulla sicurezza alimentare che si chiude oggi a Modena, sono stati presentati i risultati di un’indagine nazionale, commissionata a CRA (ACNielsen), sulle abitudini degli italiani in riferimento ai distributori automatici, le cosiddette “macchinette”, che sempre più sono entrate a far parte della quotidianità di milioni di persone.

 

L’indagine, svolta su un campione rappresentativo di 50.000.000 di italiani, svela innanzitutto che, negli ultimi 12 mesi, un italiano su due (45,3%) ha fatto uso dei distributori automatici. Un dato impressionante che pochi altri settori possono vantare. Più di un italiano su cinque (il 20,6%) dice, inoltre, di utilizzare i distributori automatici più volte la settimana. Al Nordla concentrazione di utilizzatori maggiore. Un dato confermato e dovuto soprattutto alla distribuzione geografica del vending che, al centro e al sud, presenta molte possibilità di espansione e approfondimento del mercato, mentre al nord risulta già presente in modo capillare. Ma in quali luoghi si utilizzano maggiormente i distributori? Il 40% degli italiani sul luogo di lavoro (38,2%) seguito da Ospedali (20%), ambienti aperti (16,3%) e luoghi di studio (16,2%). La trasversalità degli ambienti conferma ancora una volta come l’acquisto ai distributori non sia legato solo all’impulso e al bisogno immediato, ma stia anche divenendo un vero e proprio stile di vita. Ma cosa colpisce noi italiani di questo nuovo modo di acquistare? Il 71,3% trova questa ragione nella comodità di utilizzo. Un vero e proprio negozio aperto 24 ore su 24. Un fattore vincente seguito dal 39,7% che dice di apprezzarne la velocità (pochi secondi dalla scelta al prodotto). Oltre un italiano su 4 (26,5%), infine, apprezza la capillarità del servizio; presente nei luoghi della quotidianità di ciascuno di noi. Una curiosità…il 18,2% di coloro che oggi non utilizza i distributori automatici afferma di voler iniziare a farlo per la comodità, la praticità e la semplicità d’uso. Si preannuncia, quindi, un futuro ancora più roseo per il settore.

Ma chi utilizza di più il canale del vending?I valori maggiori sono quelli registrati tra impiegati, dirigenti e insegnanti  con un notevole 62% che è secondo solo al valore registrato dagli operai (64%) e dagli studenti, il cui 63,3% dichiara di farne un uso continuato ed abituale.

 

A fronte di questo scenario si capisce ancora di più l’importanza dell’impegno di CONFIDA nella lotta all’obesità, rinnovato ancora oggi davanti alla platea di Modena.

Da tempo, infatti, CONFIDA ha preso in carico il problema chiedendo la collaborazione su questi temi all’Università La Sapienza di Roma, nella persona del Prof. Carlo Cannella, noto al grande pubblico per le sue numerose collaborazioni televisive e da sempre impegnato su questi fronti.

 

“Istituzioni come la stessa AUSL di Modena, rappresentata qui oggi dal Dottor Fattori – ha dichiarato Vincenzo Scrigna, Presidente Imprese di gestione Confida –  hanno chiesto la collaborazione della nostra associazione nell'ambito dei progetti sperimentali finalizzati alla promozione presso i più giovani di un maggior consumo di frutta e verdura tramite il vending. Non ha senso continuare a ridurre sempre più l’apporto calorico dei nostri ragazzi se poi si consente loro di passare intere giornate davanti alla televisione o alle consolle dei videogiochi. Vietare degli alimenti, come ancora qualcuno propone, inoltre, significa innescare nelle loro coscienze il senso della ricerca del proibito, quando invece è risaputo che nessun alimento di per sé è dannoso se inserito in una dieta variata. Quello che è fondamentale è educare i giovani ad un corretto stile di vita e alle giuste quantità.”