La crisi picchia duro sul vending: nel 2014 registrata una contrazione dei consumi di circa l’8%
La crisi picchia duro sul vending: nel 2014 registrata una contrazione dei consumi di circa l’8%

 

La distribuzione automatica, il vending, è un settore, con i suoi oltre 30 mila addetti e un fatturato di filiera pari a circa 3 miliardi,  che fa registrare applicazioni sempre più innovative con l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione, ma che è ancora fortemente legato alla tradizione del caffè espresso e alla pausa ristoro nei luoghi di lavoro.

Il calo dei consumi nel 2014 è stato molto significativo, con dei picchi negativi nel caso delle bevande fredde (-7,33%) e degli snack (-8,01%).

Dall'aggiornamento dello studio di settore curato da Accenture per conto di CONFIDA da ormai diversi anni, il parco macchine installato nel 2014 è di circa 2.350.000 distributori automatici di cui circa 1.600.000 riguarda le macchine OCS (piccole macchine per ufficio funzionanti a capsule e cialde),mentre la restante parte è riferita ai grandi distributori automatici di bevande calde, fredde e prodotti solidi preconfezionati.

 

Numero distributori automatici installati in Italia

 

2010

2.405.883

2011

2.487.450

2012

2.431.394

2013

2.427.202

2014

2.352.298

 

 

Il parco macchinemostra una diminuzione del 3% trainata dal forte calo delle macchine OCS.

Si registra una sostanziale tenuta dei distributori di bevande calde (-0,1%) in linea

con la tenuta della ‘pausa caffè’.

 

Consumi per tipologia di prodotto

Il Caldo rappresenta il 48% del totale delle consumazioni vending, seguito dall’OCS con una quota pari al 24%, in diminuzione negli ultimi anni. Rimangono invece equilibrati i consumi degli Snack (13%) e delle Bevande Fredde (15%) rispetto al totale dei consumi.

Facendo un confronto con il 2013, a livello generale i consumi totali registrano una diminuzione del 4,25%.

In particolare                              

·         Bevande calde      – 3,56%

·         OCS                     – 8,02%

·         Bevande fredde    – 7,33%

·         Snack                            – 8,01%

 

Si nota come il calo sia stato comune, con dei picchi negativi nel caso delle bevande fredde e degli snack.

Le consumazioni delle bevande fredde, condizionate dalle temperature molto basse della stagione estiva,  sono diminuite (-7,33%) rispetto al 2013.

La strada della qualità intrapresa dalla distribuzione automatica, anche grazie a due certificazione di Settore: la certificazione di servizio TQS Vending e la certificazione DTP-114 per le miscele di caffè in grani specifiche per il vending, assicura maggiori garanzie al consumatore.  

Da non dimenticare l’aumento dell’aliquota IVA dal 4 al 10%, entrato in vigore il 1° gennaio 2014 ha sicuramente penalizzato il settore ed ha generato un adeguamento dei prezzi delle consumazioni .

Continua il difficile il momento per il comparto manufatturiero della filiera, in particolare per i produttori di distributori automatici, sistemi di pagamento e accessori, che sono stati la prima componente a risentire di anni di recessione economica e minore propensione ai consumi.

Più recentemente il settore è stato interessato da uno specifico provvedimento contenuto nel Decreto legislativo n. 127/2015, in attuazione della Legge delega al Governo in materia fiscale, vale a dire la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati delle cessioni di beni effettuate attraverso distributori automatici.

“A poca distanza dal forte impatto che sul Settore e sulle singole imprese sono derivanti dall’incremento dell’aliquota Iva dal 4 al 10 per cento – dichiara Piero A. Lazzari presidente di CONFIDA – mi rendo interprete della più profonda preoccupazione per la nuova ed autentica emergenza, sia sotto il profilo organizzativo che dei costi in capo alle singole aziende, per far fronte agli obblighi derivanti dal D. lgs n. 127/2015. Con l’occasione è mia premura rinnovare l’appello che i costi non ricadano sulle imprese attraverso la previsione di un credito di imposta che renda meno gravoso l’onere finanziario”